La corretta gestione contabile è fondamentale per gli Enti del Terzo Settore (ETS) in Italia, poiché garantisce trasparenza, efficienza e conformità alle normative vigenti. La Riforma del Terzo Settore ha introdotto specifiche disposizioni in materia contabile, delineando obblighi e modalità operative per gli ETS.
1. Obblighi Contabili per gli ETS
Tutti gli ETS sono tenuti a redigere un bilancio di esercizio che rappresenti in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'ente. La forma del bilancio varia in base alle dimensioni dell'ente:
- Bilancio per competenza: Gli ETS con ricavi, rendite, proventi o entrate superiori a 220.000 euro devono redigere il bilancio secondo il principio di competenza. Questo bilancio comprende:
- Stato patrimoniale
- Rendiconto gestionale con l’indicazione dei proventi e degli oneri
- Relazione di missione che illustra le poste di bilancio, l'andamento economico e finanziario dell'ente e le modalità di perseguimento delle finalità statutarie
Questi obblighi sono stabiliti dall'articolo 13 del Decreto Legislativo 3 luglio 2017, n. 117, noto come Codice del Terzo Settore.
- Rendiconto per cassa: Gli ETS con entrate inferiori a 220.000 euro possono optare per la redazione del bilancio nella forma del rendiconto per cassa, che registra le entrate e le uscite effettive dell'esercizio.
Gli schemi di bilancio devono essere redatti in conformità alla modulistica definita dal Decreto Ministeriale 5 marzo 2020.
2. Tenuta delle Scritture Contabili
Gli ETS devono tenere scritture contabili cronologiche e sistematiche che rappresentino con completezza e analiticità le operazioni effettuate in ogni periodo di gestione. In particolare:
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ETS non commerciali: Devono redigere scritture contabili atte a esprimere con compiutezza e analiticità le operazioni poste in essere, distinguendo le attività di interesse generale da quelle diverse.
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ETS che esercitano attività d'impresa commerciale: Sono tenuti a tenere le scritture contabili previste dall'articolo 2214 del Codice Civile, come il libro giornale e il libro degli inventari.
Inoltre, gli ETS che svolgono sia attività di natura non commerciale che commerciale devono tenere una contabilità separata per le due distinte attività esercitate, come previsto dall'articolo 87 del Codice del Terzo Settore.
3. Obblighi di Trasparenza e Pubblicazione
Gli ETS con ricavi, rendite, proventi o entrate superiori a 1 milione di euro sono tenuti a redigere e pubblicare il bilancio sociale, un documento che comunica periodicamente gli esiti dell'attività dell'ente, non limitandosi ai soli aspetti finanziari e contabili, ma includendo anche l'impatto sociale delle attività svolte.
Inoltre, tutti gli ETS devono garantire trasparenza nella gestione delle risorse, documentando adeguatamente le spese e rendicontando le attività svolte.
Conclusione
La corretta gestione contabile negli ETS è essenziale per assicurare la trasparenza e l'efficacia delle attività svolte, oltre che per garantire la fiducia dei beneficiari, dei finanziatori e della comunità in generale. È fondamentale che ogni ETS adotti un sistema contabile adeguato alla propria struttura e alle attività svolte, assicurando una corretta rilevazione delle spese e il rispetto delle normative vigenti.