Dal 1° gennaio 2025, il regime IVA relativo al distacco e al prestito di personale è stato modificato a seguito della conversione in legge del cosiddetto “Decreto Salva-infrazioni” (DL 131/2024, L. 166/2024), in attuazione delle indicazioni della Corte di Giustizia UE (sentenza C-94/19).
Che cosa cambia:
Dal 2025, tutte le fatture emesse per il distacco o prestito di personale tra imprese e altri soggetti IVA devono essere assoggettate ad IVA, anche se il corrispettivo consiste nel mero rimborso dei costi sostenuti dal datore di lavoro.
Non è più rilevante la presenza di un margine o di un “mark-up”: la prestazione si configura come servizio imponibile ai fini IVA.
Il regime precedente (esenzione IVA sul rimborso costi) è stato definitivamente abrogato.
Base imponibile:
La base imponibile comprende tutte le somme addebitate a titolo di rimborso, comprese le eventuali maggiorazioni.
Eccezioni:
Restano escluse le operazioni in favore di enti non commerciali che non agiscono nell’ambito di attività d’impresa, e i distacchi verso soggetti esteri non stabiliti nell’UE, secondo la disciplina generale dell’IVA.
Normativa di riferimento:
Decreto-legge 16 settembre 2024, n. 131, convertito con modificazioni dalla L. 14 novembre 2024, n. 166 – art. 16-ter
Sentenza Corte di Giustizia UE, causa C-94/19
Indicazioni pratiche per le aziende e i professionisti:
Dal 2025, tutte le fatture per distacco/prestito di personale devono riportare l’IVA con aliquota ordinaria (22%), a meno che ricorrano specifiche esclusioni normative.
Adeguare tempestivamente i contratti e i processi di fatturazione.
In caso di dubbi su specifiche casistiche, suggeriamo di rivolgersi allo Studio per consulenza mirata o dedicare un approfondimento ad una verifica fiscale personalizzata.
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